“Questo è l’inizio di un percorso, stiamo lavorando da mesi” per “costruire un’esperienza civica seria per dare un nuovo futuro a Bologna”, “se dovessimo seguire le dichiarazioni rispetto al candidato del Pd avremmo dovuto fare mille giravolte, invece il nostro percorso è lineare. Tutte le soluzioni sono in campo, anche quella di fare direttamente la lista, ma non è questo il momento in cui prendere una decisione.Tra un mese presenteremo il programma perché la nostra squadra non è ancora completa”. Così Giovanni Favia, ex consigliere comunale e regionale del Movimento 5 Stelle, uno dei primi espulsi da Beppe Grillo, ha presentato, su una terrazza con vista sulle Due Torri, Bologna Forum Civico.
Una “casa delle voci civiche” per “raccogliere idee e progetti per le elezioni amministrative” fondata insieme ad altri che hanno fatto un passo indietro dai partiti come Manes Bernardini, ex consigliere comunale e regionale leghista, o Stefano Sermenghi, ex sindaco Pd di Castenaso. Con loro ci sono anche l’ex assessore della giunta guidata da Giorgio Guazzaloca Carlo Monaco e l’ex sindaco di Monzuno Marco Mastacchi, consigliere regionale di Rete Civica.
“Non partiamo da un candidato sindaco, anche se abbiamo già diverse disponibilità – ha detto Mastacchi – ma da proposte. Il nome arriverà dopo un percorso di sintesi”.
“Proveniamo da percorsi politici diversi, ora siamo al lavoro per riunire le forze disponibili – ha aggiunto Sermenghi – e progettare la Bologna del futuro”. Dalla sanità alla sicurezza, dall’urbanistica all’ambiente “stiamo ragionando su tutto e abbiamo tutti i temi ben chiari – ha spiegato Bernardini – a quelli che oggi dicono di essere in giro per ascoltare la città, chiedo cosa hanno fatto in questi anni di governo. Dalle scelte sbagliate su tram o Passante du Bologna: ora è tempo di cambiare”. (ANSA).