Il Comune approva l’atto che unifica l’iter del restyling del Dall’Ara con quello per la costruzione dello stadio provvisorio. Lepore: “Avremo la cittadella dello sport più bella d’Italia”
Unico iter amministrativo per la ristrutturazione del Dall’Ara e la costruzione dello stadio temporaneo che ospiterà le partite del Bologna nei due anni necessari a concludere i lavori in via Andrea Costa. L’area scelta è vicina al Caab e a Fico. Club rossoblù e Comune compiono un altro passo avanti nella realizzazione del progetto. “Includendo anche l’intervento dell’Antistadio, finanziato con fondi del Pnrr per 4 milioni di euro, alla fine avremo una delle cittadelle delle sport più belle d’Italia, con l’unico stadio tutelato dall’Unesco”, rivendica il sindaco, Matteo Lepore, che non nasconde le difficoltà legate all’operazione, i cui costi stanno lievitando a causa dell’impennata dei prezzi delle materie
UN’OPERAZIONE CHE SUPERA I 120 MILIONI DI EURO
Il Comune metterà, come promesso, 40 milioni di euro, altri 4 milioni arriveranno dai fondi del Pnrr per la riqualificazione della pista dell’Antistadio (soldi che non dovrà spendere il Bologna, dunque, che potrà dirottare risorse verso la messa in sicurezza della Torre di Maratona), mentre la società di Joey Saputo potrebbe dover sborsare non meno di 100 milioni (compresi 11 milioni per la realizzazione dello stadio provvisorio al Caab). “L’investimento a carico del Bologna è cresciuto molto. Poi magari, si spera che i prezzi delle materie prime nei prossimi anni scenderanno visto che è prevedibile un periodo di recessione. In ogni caso, l’equilibrio economico ora è molto stretto. Cercheremo nuove forme di ricavi che non si scaricheranno sul prezzo dei biglietti”, assicura l’amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci.
MODELLO UNICO IN ITALIA
“Nessun Comune sta facendo lo stadio in questo modo. E’ un investimento a prova di governo: al di là di chi vince le elezioni, si farà“, assicura Lepore. “Parliamo di uno degli investimenti più importanti del mandato, un intervento che sarà realizzato in una fase complicata per le finanze pubbliche. Il Pnrr non è la Madonna di San Luca, è una cosa complessa. Non sappiamo se il prossimo governo confermerà i progetti. Per questo è importante il modello scelto da Bologna per la riqualificazione delle Stadio, che facciamo con risorse nostre e il coinvolgimento di un soggetto privato”, spiega il primo cittadino.
BOLOGNA FC PRONTO A CONSEGNARE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE
Avanti, dunque. Ieri la giunta di palazzo D’Accursio ha preso atto dell’integrazione da parte del Bologna del progetto di ristrutturazione del Dall’Ara con la proposta dell’impianto provvisorio. Nel giro di alcuni giorni, assicura Fenucci, la proposta del club dovrebbe essere completata con il Piano economico-finanziario e lo schema di convenzione, passaggio che consentirà la chiusura della Conferenza dei servizi. Se tutto va bene, tra la fine dell’anno e l’inizio del 2023 l’intero progetto dovrebbe andare a gara, che sarà unica per tutte e due le strutture.
STADIO PROVVISORIO DA 16.000 POSTI NELL’AREA DI FICO
Una procedura complessa che richiederà alcuni mesi, ultimata la quale potranno iniziare i lavori di costruzione dell’impianto provvisorio, che richiederanno 6-8 mesi di cantieri: uno stadio da 16.000 posti, che, una volta portata a termine la sua missione principale, dare una casa al Bologna nei due anni in cui il Dall’Ara sarà ‘sotto ‘ ferri’, sarà ridimensionato nella capienza fino a 3.000 posti e ospiterà la squadra femminile (“quale altra città ha uno stadio ad hoc per il calcio femminile professionistico?”, chiede Lepore) e la primavera del Bologna. Alla scadenza del contratto decennale di concessione al club, la struttura tornerà nella piena disponibilità del Comune e della città, che ne saranno proprietari. Per quanto riguarda i parcheggi, il Bologna sta concludendo un accordo con Fico e con il Caab per utilizzare quelli del parco agroalimentare nei giorni di partita.